Lorem Orientamenti giurisprudenziali

Il difetto di giurisdizione nel processo tributario. Alcuni dubbi chiariti dalla Cassazione

04 Ottobre 2023 |

La questione afferente al difetto di giurisdizione anche nel campo del processo tributario ha interessato molto la giurisprudenza della Corte di Cassazione, la quale è stata chiamata più volte a meglio delineare i contorni di una normativa che, dal dato letterale, sembrerebbe prospettare una facoltà di eccepibilità pressoché illimitata, che lederebbe i canoni di speditezza ed economia processuale costituzionalmente previsti.

Sommario

Il caso

Come noto, l’art. 3. c. 1 D.Lgs. 546/92 dispone che “il difetto di giurisdizione delle corti di giustizia tributaria di primo e di secondo grado è rilevato, anche d’ufficio, in ogni stato e grado del processo”.

Il dato normativo, così come posto, a prima vista appare di facile lettura nel senso che sembrerebbe lasciare ampia libertà alle parti processuali sia riguardo alle modalità di proposizione che alla legittimazione soggettiva nell’eccepirla. Tuttavia, la Cassazione a SU (deputata dalla Costituzione a dirimere i conflitti sulla giurisdizione) ha nel tempo limitato la portata applicativa della norma citata, circoscrivendone l’applicabilità in alcune situazioni in cui si può scontrare l’operatore.

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