Dottrina / Riviste

Le operazioni IVA tra l’Italia, San Marino e il Vaticano

03 Marzo 2025 |

Il contributo esamina la disciplina delle operazioni economiche ai fini IVA, tra l’Italia, San Marino e il Vaticano. Gli scambi tra Italia e tali Stati sono soggetti a una disciplina ad hoc a causa della mancanza di una linea doganale di demarcazione dei confini.

Sommario

Le cessioni di beni tra l'Italia e San Marino

La Repubblica di San Marino (RSM) non fa parte del territorio unionale e pertanto gli acquisti o le vendite di beni effettuati da o verso un soggetto passivo IVA, stabilito in uno Stato UE, da un operatore sanmarinese, costituiscono per quest'ultimo un'importazione o un'esportazione da o verso il territorio UE.

Fanno eccezione gli scambi tra l'Italia e la RSM perché contraddistinti dalla mancanza di una dogana fisica tra i due Stati: in questo caso l'IVA è assolta secondo le modalità indicate nel DM 21 giugno 2021, emesso in attuazione dell'art. 12 DL 34/2019 (v. GU n. 168 del 15 luglio 2021 nonché i provvedimenti correlati Provv. AE 5 agosto 2021 n. 211273 e Provv. AE 29 settembre 2021 n. 248717), decreto che ha abrogato il precedente DM 24 dicembre 1993 (v. Risp. AE 11 gennaio 2022 n. 14).

Con la Risp. AE 4 marzo 2024, n. 58, è stato chiarito che i beni di provenienza dalla RSM destinati a paesi UE, ivi compresa l'Italia, costituiscono a tutti gli effetti importazioni in territorio comunitario che sottostanno a regole diverse a seconda che siano destinati agli altri Stati comunitari ovvero all'...

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