Il DDL AI è legge: luci e ombre di un’occasione parzialmente mancata01 Ottobre 2025
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L'AI come strumento al servizio della creatività: una visione fortemente antropocentrica (ma limitata?) La nuova legge italiana sull'intelligenza artificiale (L. 132/2025) nasce allo scopo di allineare e coordinare la disciplina nazionale, attraverso un unico testo organico, al relativo Reg.1689/2024/UE (comunemente denominato “AI Act”). Il testo è composto da 4 capi suddivisi in 26 articoli, con norme che intervengono negli ambiti più disparati: dalle disposizioni in materia di sicurezza e difesa, fino alla sanità e al diritto d'autore. Per quanto riguarda il presente contributo, ci si concentrerà maggiormente a quanto previsto agli articoli 25 e 26 del testo della nuova legge, dedicati alle modifiche della normativa sul diritto d'autore. Si tralasceranno altresì le modifiche introdotte dall'articolo 26 riguardante l'introduzione di alcune nuove fattispecie di reato introdotto, che riguardano specificamente l'ambito penale. L'art. 25 c. 1 lett. a) L.132/2025 introduce una modifica all'art. 1 L. 633/41 (legge d'autore, d'ora in avanti anche “L.d.a.”) con l'inserimento della parola “umano” e dell'espressione “anche laddove create con l'ausilio di strumenti di intelligenza artificia... Contenuto riservato agli abbonati. |