-
-
Epigrafe
Decreto del Presidente della Repubblica 1973 - Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi (IMPOSTE DIRETTE - ACCERTAMENTO) 1 2 (A).(A) In Riferimento al presente decreto vedi: Circolare del Ministero dell'Economia e delle Finanze n. 18/E del 10 maggio 2011; Comunicato Ministero dell'Economia e delle Finanze 26 settembre 2011, n. 159/E; Circolare CNR 25 novembre 2011 n. 45; Comunicato Ministero dell'Economia e delle Finanze 09 gennaio 2012, n. 1/E; Circolare Ministero dell'Economia e delle Finanze 29 febbraio 2012 n. 5/E; Circolare Agenzia delle Entrate 11 luglio 2012, n. 30/E; Circolare Agenzia delle Entrate 03 agosto 2012 n. 33/E; Risoluzione Agenzia delle Entrate 10 agosto 2012 n. 84/E; Risoluzione Agenzia delle Entrate 10 ottobre 2012 n.93/E; Risoluzione Agenzia delle Entrate 07 febbraio 2013 n. 7/E; Circolare Agenzia delle Entrate 29 marzo 2013 n. 7/E; Risoluzione Agenzia delle Entrate 29 marzo 2013 n. 21/E.
[1] Il riferimento a soprattasse e/o a pene pecuniarie, nonché ad ogni altra sanzione amministrativa, ancorché diversamente denominata, contenuto nel presente provvedimento, è sostituito con il riferimento alla sanzione pecuniaria di uguale importo (art. 26, comma 1, D.lgs. 18 dicembre 1997, n. 472). I riferimenti eventualmente contenuti nelle singole leggi di imposta a disposizioni abrogate si intendono effettuati agli istituti e alle previsioni corrispondenti risultanti dal citato D.lgs. 472/1997. Salvo diversa espressa previsione, i procedimenti di irrogazione delle sanzioni disciplinati dal citato D.lgs. 472/1997, si applicano all'irrogazione di tutte le sanzioni tributarie non penali (art. 26, comma 1, D.lgs. 18 dicembre 1997, n. 472).
[2] La Corte costituzionale, con sentenza 7 novembre 2007, n. 366 ha dichiarato l'illegittimita' costituzionale del combinato disposto degli articoli 58, primo comma e secondo periodo del secondo comma, e 60, primo comma, lettere c), e) ed f), del presente decreto, e dell'articolo 26, ultimo comma, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602 (Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito), nella parte in cui prevede, nel caso di notificazione a cittadino italiano avente all'estero una residenza conoscibile dall'amministrazione finanziaria in base all'iscrizione nell'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero (AIRE), che le disposizioni contenute nell'articolo 142 del codice di procedura civile non si applicano.
-
ARTICOLO N.65
Eredi del contribuente. (A)
-
Gli eredi rispondono in solido delle obbligazioni tributarie il cui presupposto si è verificato anteriormente alla morte del dante causa.
Gli eredi del contribuente devono comunicare all'ufficio delle imposte del domicilio fiscale del dante causa le proprie generalità e il proprio domicilio fiscale. La comunicazione può essere presentata direttamente all'ufficio o trasmessa mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, nel quale caso si intende fatta nel giorno di spedizione.
Tutti i termini pendenti alla data della morte del contribuente o scadenti entro quattro mesi da essa, compresi il termine per la presentazione della dichiarazione e il termine per ricorrere contro l'accertamento, sono prorogati di sei mesi in favore degli eredi. I soggetti incaricati dagli eredi, ai sensi del comma 2, dell' art. 12, devono trasmettere in via telematica la dichiarazione entro il mese di gennaio dell'anno...
-